Nei prossimi giorni vivremo una fase meteo tardo-primaverile con pressione in aumento a tutte le quote, a garanzia di ampia stabilità atmosferica. Anche le temperature tenderanno ad aumentare, seppur moderatamente, portandosi finalmente nel range dei normali valori medio-statistici della I decade di giugno.
Tuttavia, quest’anno ‒ a conferma di un certo “ritardo” stagionale rispetto a molti degli anni scorsi durante i quali giugno ha sin da subito mostrato le sue potenzialità di primo mese a piena etichettatura estiva ‒ è probabile che il mese appena cominciato non riesca a mostrare “i muscoli” prima della fine della II decade del mese.
Già dal weekend, infatti, qualcosa non quadrerà nella circolazione atmosferica e tra domenica e lunedì potremo subire gli effetti di uno scompenso pressorio ad ovest del continente.
Quando, infatti, la pressione aumenta smisuratamente ad ovest o a nord dell’Europa, quasi sempre sulla nostra penisola vengono gettate le basi per l’attecchimento di forme di instabilità, più o meno marcate.
E così, se per domenica forse vedremo solo effetti marginali, con aumento della nuvolosità, ma clima ancora ampiamente caldo, nel corso dei primi giorni della prossima settimana potrebbero concretarsi le occasioni per lo scoppio dei primi temporali estivi e per un nuovo calo delle temperature.
Inutile, sin da oggi, tuttavia, entrare nei dettagli relativi alle precipitazioni previste (il parametro più complesso e il meno prevedibile anche a scadenze più ravvicinate), giacché avremo modo di tornarci con maggiori e più affidabili ragguagli nel corso dei prossimi aggiornamenti. Per ora, però, possiamo goderci una seconda parte della settimana ampiamente gradevole, quando non anche calda, specie tra venerdì e sabato. Poi capiremo se i segnali di peggioramento attesi per domenica saranno tali da rovinarci completamente la seconda parte del weekend oppure se si tratterà solo di semplici ed innocui preavvisi.