Tra onde cicloniche e promontori anticiclonici, l’estate non cambia cliché. Ora torna la minaccia del “Gobbo d’Algeri”

Quest’estate 2018 continua – ad ormai quasi un mese dal suo avvio ufficiale – a presentarsi grossomodo con le medesime peculiarità. Fin qui si è difatti caratterizzata per una accentuata dinamicità che ha visto l’alternarsi di onde anticicloniche di matrice africana ad incursioni più fresche ed umide di origine atlantica, fatta eccezione per gli ultimi giorni di giugno durante i quali si è registrata una forte anomalia con tempo simil-autunnale. Poche le giornate davvero calde, solo due sinora quelle che hanno superato i 35°C, di cui l’ultima lo scorso 16 luglio.

Anche per i prossimi giorni non sembra che il cliché sin qui seguito possa cambiare più di tanto. Dopo il temporaneo guasto di ieri, alla netta ripresa del bel tempo nella giornata odierna farà seguito (da domani, ma con ancor più veemenza da venerdì) una nuova forte accelerazione del caldo indotta dall’Anticiclone africano. Difatti, l’arcinoto “Cammello d’Africa” sta per rialzare la testa solleticato da un’ondulazione ciclonica di fattura atlantica in atto sulla Francia. Questa saccatura depressionaria, prima di scivolare gradatamente verso sud-est a cominciare da sabato e dalle regioni nord-occidentali italiane, favorirà, come contro risposta atmosferica, una levata di scudi di segno opposto (di tipo anticiclonico) proprio tra il nord Africa, il Mediterraneo centrale e il sud Italia, determinando così una fase – per fortuna ancora una volta breve – di caldo intenso, che toccherà il suo acme sul nostro territorio nel corso del weekend.

A seguire, l’area depressionaria atlantica si propagherà verso l’Italia e dalla sua capacità penetrativa si dedurrà se per l’inizio della prossima settimana vivremo solo una fase di tempo più variabile e più fresca oppure anche un paio di giorni di tempo più instabile e potenzialmente temporalesco.

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