Un’altra settimana di primavera capricciosa. Rovesci tra oggi e domani, piogge copiose per venerdì

L’Italia resta ancora immersa in un’area depressionaria, che non accennerà a riassorbirsi prima di domani sera. Al suo interno sono attive condizioni di instabilità, che si manifesteranno fino al pomeriggio di domani con una prevalenza di nubi. Ad esse saranno talora associati dei rovesci, che nel corso delle ore più calde (sia di oggi che di domani) potrebbero presentarsi anche sotto forma di temporale. Difficile, come sempre in questi casi, individuare esattamente le aree geografiche circoscritte entro le quali i fenomeni potrebbero colpire con maggior vigore. Una delle stime probabilmente più realistiche potrebbe essere quella riportata nella carta qui di seguito.

Stima delle precipitazioni nel corso della seconda parte di oggi

Nonostante il miglioramento del tempo atteso a partire dalla ore serali di domani, il quadro termico resterà comunque sotto media per gran parte della settimana. Difatti, benché per mercoledì e per la prima parte di giovedì prevarrà il sole, entro la fine di giovedì il sud Italia sarà raggiunto da un flusso di aria molto umida, che apporterà un nuovo significativo peggioramento del tempo, con piogge che si annunciano copiose in modo particolare per venerdì.

La provenienza del flusso sarà mediamente sud-occidentale (umido ma temperato) e ciò provocherà un lieve aumento delle temperature, ma si resterà complessivamente ancora sotto media almeno fino a sabato compreso, giacché la copertura nuvolosa e le precipitazioni impediranno comunque un ritorno ad un quadro termico più consono alla stagione.

Soltanto per domenica (25 aprile) si prospetta (ma la linea di tendenza andrà comunque confermata) un ritorno alla piena stabilità ed anche a temperature in linea con le medie della III decade di aprile.

Potrebbe solo allora aprirsi la strada verso quell’agognata seconda parte della stagione, che ‒ nonostante delle normali, effimere ricadute ‒ tenterà sempre più convintamente di guardare alla vera “bella stagione” e di instaurare gradualmente le condizioni bariche e termiche per renderla effettiva.

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