Il nucleo depressionario, atteso come una manna dal cielo per far cessare la terza onda di calore stagionale e magari per interrompere il regime siccitoso in atto sul nostro comparto, interesserà il sud Italia nelle prossime ore, ma si rivelerà per noi poco più di un semplice intermezzo. Per quel che riguarda il nostro settore servirà soltanto a:
- Instabilizzare l’atmosfera nel pomeriggio odierno, rannuvolando i cieli e, se va bene, a produrre qualche breve acquazzone o temporale;
- Far calare le temperature di qualche grado tra il tardo pomeriggio odierno e le prime ore del mattino di domani;
- A incrementare ulteriormente il tasso di umidità relativa dell’aria nel corso della prossima notte e ad aumentare conseguentemente il disagio fisico causato dall’afa.
Certo, non andrà allo stesso modo su alcune zone limitrofe (vedi Basilicata orientale e zone murgiane di confine), ove si attendono precipitazioni molto più significative, che potrebbero risultare addirittura a carattere di nubifragio. Per quel che riguarda invece la Puglia centrale, e in modo particolare l’estremo Sud-Est barese, non c’è trippa per gatti. Saremo quasi sicuramente fuori dai giochi perturbati legati all’area ciclonica, che ha assunto una traiettoria troppo occidentale per coinvolgere pienamente (e fruttuosamente in termini di precipitazioni) il nostro settore.
La stabilità atmosferica risulterà già del tutto ripristinata da domani con sole prevalente e temperature massime anche oltre i 30 gradi. L’umidità risulterà ancora piuttosto elevata, ma quanto meno non vi sarà più aria stagnante poiché si attiveranno tese correnti di Maestrale, non di certo secche ma quanto meno in grado di smuovere l’aria. Ne risentirà ovviamente il moto ondoso dell’Adriatico, che risulterà mosso, a tratti anche molto mosso.
Soltanto per giovedì e venerdì potremmo sperare in un paio di giorni sotto i 30 gradi (ma di poco) per effetto di un lieve cedimento della pressione in quota, che convoglierà aria leggermente più fresca dal nord Europa verso i Balcani, con temporaneo marginale interessamento anche del nostro comparto adriatico.
A seguire, è atteso un nuovo rialzo delle temperature, ma dalle attuali interpolazioni modellistiche non s’intravedono particolari eccessi di caldo.