Caduto in meno di 12 ore il 70% delle piogge di febbraio. E non è finita

Abbiamo vissuto, com’era nelle attese, un weekend di tempo prevalentemente perturbato. Nella sola giornata di domenica sulla nostra cittadina son caduti 47.6 mm. di pioggia, cioè il 70% dell’intero quantitativo di febbraio in un sol giorno, anzi in meno di 12 ore (grossomodo tra le 7:00 e le 19:00).

Il minimo barico sullo Ionio, come si era preventivato qualche giorno fa, ha agito da collettore del maltempo sul nostro comparto consentendo a febbraio di salvare la faccia, almeno sotto questo profilo.

Ben diversa, al contrario, la situazione per ciò che attiene il quadro termico. Da questo punto di vista l’inverno meteorologico continua a non esistere e lo scopriremo soprattutto tra qualche giorno quando – dati alla mano – il bilancio stagionale ci restituirà una stagione (l’inverno meteorologico si chiuderà il prossimo 29 febbraio) tra le più anomale degli ultimi decenni.

Ad ogni modo, rispetto all’insulso e piatto andamento stagionale dei primi 50 giorni del 2024, l’arrivo della perturbazione atlantica nello scorso weekend ha comportato una, decisamente maggiore, dinamicità atmosferica, che proseguirà anche per i prossimi giorni, dopo il relativo miglioramento di questo inizio settimana.

Analisi prevista per giovedì 29: un profondo minimo di pressione tra Sardegna e Sicilia riuscirebbe a generare pesanti condizioni di maltempo anche sulla Puglia (colorazione tra l’azzurro e il blu, relativa ai quantitativi di precipitazione attesi)

Già da domani, seppur in un contesto di variabilità con nubi alternate a sole – torneranno ad intensificarsi le correnti meridionali, che anticiperanno un nuovo corposo peggioramento delle condizioni meteo per la giornata di giovedì. A seguito dell’avanzata di una struttura depressionaria in formazione sul Golfo ligure, infatti, si attiveranno dapprima condizioni di ventosità piuttosto forte e successivamente nuove condizioni di tempo perturbato con piogge anche molto copiose.

Con questo tipo di configurazione, va da sé, che il campo termico non subirà sostanziali variazioni con la prosecuzione delle anomalie termiche di tipo positivo e, conseguentemente, con temperature ben più alte di quel che ci si aspetterebbe da una fase stagionale ancora (solo) formalmente di tipo invernale.

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