Come evolverà settembre?

La fase conclusiva della stagione estiva 2020, apertasi con il cambiamento che ha introdotto settembre proprio agli albori del suo annuale cammino, si caratterizzerà per una sua sostanziale stabilità atmosferica, indotta dall’allungamento verso est dell’Anticiclone delle Azzorre (vedi carta seguente) e per una moderata tenuta in quota anche dell’Anticiclone di matrice subtropicale.

Media pressoria al livello del mare per i prossimi dei 10 giorni

Si tratterà, pertanto, di una classica configurazione di tipo settembrino, con giornate ampiamente soleggiate e moderatamente calde, molto spesso mitigate dai venti settentrionali, e notti tra il gradevole e il fresco.

Anche l’analisi per il medio/lungo termine dal punto di vista termico, visualizzabile (qui sotto) attraverso il modello Ensemble-GFS, offre importanti garanzie circa una prosecuzione tranquilla e tendenzialmente normale della stagione estiva, seppur nella sua versione più temperata, che va sotto il nome di “Estate settembrina”.

Carta “Spaghetti”, modello Ensemble-GFS. La linea rossa traccia la media statistica dei valori termici a 850 hPa del periodo 1981-2010, mentre le linee colorate sono le emissioni del modello matematico (tutte le possibili varianti opportunamente scelte attraverso le diverse equazioni matematiche della fisica dell’atmosfera), la cui media ponderata è stata più chiaramente rappresentata in questo caso dalla freccia gialla. Si desume grossomodo che tra il 6 e il 18 settembre si andrà verso valori termici leggermente o moderatamente superiori a quelli della media, senza tuttavia mai registrarsi un picco termico fuori misura.

Difatti, a partire da dopodomani, venerdì 5, come si vede dall’interpolazione offerta dal modello matematico americano, le temperature tenderanno a riportarsi o nell’alveo dei valori termici normali del periodo per poi portarsi moderatamente sopra media, senza alcun eccesso termico e senza neppure troppi scossoni, segno peraltro di poche variazioni anche dal punto di vista atmosferico.

Quel che si evince da questa analisi è tuttavia anche la mancanza pressoché assoluta di probabilità di precipitazioni, elemento abbastanza normale nella prima metà di settembre, che comunque evidenzia una progressiva accentuazione del deficit idrografico per il nostro territorio (non piove ormai dal 7 agosto), con un -1.8% di trend pluviometrico annuo, un dato che indica che anche qualora le precipitazioni dei restanti mesi dell’anno risultassero normali, si avrebbe un totale di pioggia cumulata inferiore a quello della media annuale dell’1.8%.

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