L’Italia è ancora immersa in un regime depressionario, che alberga sul Mediterraneo ormai da quasi tre settimane. Ha dispensato una fenomenologia ‒ a tratti e localmente ‒ anche molto intensa, specie nelle aree che, data la posizione del minimo di bassa pressione e considerata l’orografia di quei territori, si sono ritrovate esposte a temporali violenti, grandinate, trombe d’aria e nubifragi di tipo alluvionale.
Noi, quasi sempre ai margini di questa situazione, stiamo solo in questa fase finale subendo qualche pioggia degna di nota, ma siamo ormai in dirittura d’arrivo per lo sblocco di questa complessa e perdurante instabilità.
Difatti, se si eccettuano le prossime 24/36 ore, durante le quali potremo ancora sperimentare tempo inaffidabile con occasioni per piovaschi o rovesci intermittenti (forse anche di tipo temporalesco), da venerdì il tempo migliorerà decisamente grazie ad un consistente aumento di pressione a tutte le quote.
Tornerà, perciò, presto il sole, mentre le temperature, inizialmente in calo, nel weekend tenderanno ad aumentare almeno nei valori massimi diurni.
Quest’interludio di stabilità non durerà più di tre o quattro giorni, poiché nel corso della prossima settimana, in un modo o nell’altro, si riattiveranno sull’Italia progressive condizioni d’instabilità, sebbene, ancora una volta, il nostro settore dovrebbe ritrovarsi ai margini del tempo più perturbato e al riparo dai primi rigori dell’incipiente inverno.