Secondo l’OMM (l’Organizzazione Meteorologica Mondiale) la stagione estiva si è già conclusa, essendo convenzionalmente stabilito il suo inizio il 1° giugno e la sua fine il 31 agosto. È pertanto giunto il momento dei bilanci.
Partiamo dal dato più significativo: 24.77°C. Sembra solo un numero, ma essendo la media delle temperature minime e massime di tutti e tre i mesi presi in considerazione, questo dato restituisce la sintesi di come è andata effettivamente la stagione calda 2023 dalle nostre parti e ci annuncia che, malgrado si tratti dell’ennesima stagione più calda della norma (+0.9°C rispetto alla media), l’Estate 2023 si posiziona solo al 12° posto tra le estati più calde, staccandosi di due posizioni dal 10° posto dell’Estate 2022 e distanziandosi enormemente dal record dell’Estate 2021, che con i suoi 26.65°C di media aveva ottenuto il 1° posto della classifica delle stagioni estive più calde da quando si registrano dati su Castellana.
Ovviamente, questo dato non esprime una tendenza, considerato che ci vorrebbe una sequenza di dati ben più ampia per tracciare un dato tendenziale significativo, ma rileva che di certo non vi è alcuna progressione termica positiva inarrestabile e galoppante.
Oltre i dati, tuttavia, ci sono anche altre sottolineature da evidenziare e altre considerazioni da fare. Difatti, nessuno intende dimenticare o sottovalutare i disagi dei terribili giorni tra la seconda e la terza decade di luglio durante i quali per 16 lunghe giornate le temperature massime registrate hanno ampiamente superato i 32°C e per 7 giorni si sono attestate addirittura sopra i 36°C.
Nella nostra mente, tuttavia, resterà di sicuro impresso più questo dato (ampiamente rimarcato dai media e dai grandi giornaloni in cerca di visibilità e orientati ad appoggiare la tesi dell’inarrestabile avanzata della Terra verso il baratro dell’apocalisse climatica) che quello dei primi 19 giorni di giugno in cui non si sono mai toccati i 30 gradi e di cui certamente nessuno ha parlato sottolineando, di converso, l’anomalia fredda registrata tra I e II decade del mese. Giugno, del resto, ha fatto registrare uno scarto dalla media di -0.30°C e agosto si è scostato dalla media di un solo +0.25°C.
Tutto considerato, perciò, si è trattato di una stagione che, per quanto complessivamente più calda del normale, in fondo lo è stata per davvero solo per il periodo compreso tra la II e la III decade di luglio, sebbene proprio quei giorni siano stati davvero atroci sotto il profilo della vivibilità bioclimatica.
Quanto alle precipitazioni, invece, la piovosità è risultata superiore alla norma di oltre il 36%, quantunque sia stato esclusivamente giugno a contribuire a questo surplus e a controbilanciare l’assenza totale di piogge registratasi in luglio e le sparute precipitazioni verificatesi in agosto. Tra le estati più piovose, l’Estate 2023 si colloca al 20° posto.
Per ultimo, il valore massimo registrato durante questo periodo estivo è stato di 40.4°C (24 luglio), mentre sia giugno che agosto hanno superato solo di poco i 36°C di massima per una sola giornata ciascuno.