La rimonta anticiclonica di matrice subtropicale in atto sull’Italia sta separando, mediante un cuneo di stabilità atmosferica, due aree di tempo perturbato. Ad est, direzione Balcani, è attivo il maltempo che ci ha interessati nelle ultime 48 ore; ad ovest, direzione Spagna e Francia, si va strutturando un’intensa area depressionaria con annesse diverse perturbazioni, che punteranno nei prossimi giorni verso est, interessando pienamente il nord Italia, parzialmente il centro Italia, solo marginalmente il sud Italia.
La struttura di alta pressione, pertanto, proteggerà il nostro territorio dagli assalti del maltempo prodotto dalle correnti umide ed instabili di origine atlantica, ma nulla potrà fare contro il più grosso impedimento al buon esito (dal punto di vista meteorologico) dei giorni festivi di Pasqua e Pasquetta: il vento forte. Anzi, sarà proprio la strenua opposizione al maltempo da parte dell’anticiclone a manifestarsi sotto forma di intense correnti meridionali, che da sabato a lunedì frusteranno le nostre terre con raffiche, a tratti anche impetuose, che potrebbero localmente superare i 100 Km/h, soprattutto tra sabato e domenica.
E sarà, perciò, proprio questo il fattore meteorologico da tener d’occhio per l’organizzazione di eventi all’aperto nei giorni festivi principali. Dalle ultime analisi modellistiche comparate, il vento di Scirocco spirerà con un’intensità media di Forza 6, ma le raffiche massime potrebbero persino raggiungere Forza 8, specialmente tra sabato pomeriggio e le prime ore di lunedì 1° aprile, mentre è possibile che dopo il mezzogiorno di Pasquetta le correnti tendano gradualmente ad attenuarsi, sebbene si manterrà comunque attivo un vento di Ostro (sud) ancora molto sostenuto (vedi cartina su).
Nonostante questa – purtroppo non trascurabile – problematicità meteo, il periodo pasquale trascorrerà con temperature comunque superiori alla media stagionale e con valori massimi che tenderanno ad attestarsi di poco sopra i 20 gradi sul nostro comparto. Certo, vi saranno particolari settori (come, per quel che riguarda la Puglia, la provincia BAT e il basso Foggiano) in cui la colonnina di mercurio tenderà persino a valicare i 25°C (vedi cartina a sinistra), ma diffidate da chi sproloquia – come sempre generalizzando su ciò che non è affatto generalizzabile – su fantomatiche “ondate di calore” semplicemente perché forse su di un 5/10% del territorio del sud Italia potranno esservi valori termici simil-estivi, che peraltro saranno poco percepiti in termini assoluti proprio a causa del forte vento.
Ulteriori aggiornamenti e dettagli nel corso dei prossimi aggiornamenti.