Solo lievi intemperanze, ma il digramma dell’inverno continua a risultare piatto

Da sabato il nostro settore è interessato dagli effetti legati alla presenza di una struttura ciclonica in quota, che ha reso instabile l’atmosfera e ha dato luogo a qualche breve piovasco e ad un moderato calo delle temperature.

Anche in questo inizio settimana questa saccatura, ricolma di aria più fredda ed umida specie in quota, sta producendo qualche lieve disturbo, che in realtà per domani tenderà ad acuirsi temporaneamente per un ulteriore apporto di aria umida anche nei bassi strati in grado di determinare brevi piovaschi, in modo particolare nel corso della seconda parte del giorno.

Da mercoledì, invece, il tempo migliorerà sensibilmente con l’allontanamento verso est della struttura depressionaria e con l’intervento di più secche e tese correnti settentrionali, che per 24/36 ore ci faranno percepire un po’ più di freddo, anche se le temperature, in concreto, non caleranno affatto.

Da giovedì i venti si attenueranno e la stabilità atmosferica sarà garantita dal transito di un promontorio mobile di alta pressione, che favorirà anche un innalzamento delle temperature almeno fino a venerdì.

È troppo presto per articolare nel dettaglio il tempo che ci aspetta nel weekend. Al momento, appare plausibile l’eventualità che l’alta pressione venga “trafitta” da un piccolo nucleo depressionario in viaggio dall’Atlantico al medio/alto Tirreno, ma la sua traiettoria appare ancora ballerina e perciò incerta. Se, come indica oggi il noto centro di calcolo europeo ECMWF, esso sprofondasse verso sud, anziché procedere verso est, anche per il weekend sul nostro territorio non vedremmo piogge e neppure avvertiremmo variazioni sostanziali relative al quadro termico. Continueremmo, al limite, ad avere solo lievi intemperanze (un po’ di nubi in più) che – ancora una volta – poco o nulla inciderebbero sul “diagramma piatto” di questo insulso inverno.

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